PROCESSO DI COMPOSTAGGIO

Il compostaggio è un processo di disgregazione della matrice organica presente nei rifiuti biodegradabili effettuata ad opera di batteri mesofili e termofili naturalmente presenti nei materiali trattati. Il processo di recupero, che ha inizio con l’ingresso dei rifiuti, permette di ottenere un prodotto finito utilizzato come fertilizzante naturale ricco di nutrienti preziosi per il suolo. Il compostaggio è un processo aerobico ed esotermico ed è regolato da 3 fattori principali:

Ossigeno
Temperatura
Umidità

La presenza di ossigeno e di acqua è fondamentale per la vita e la crescita dei batteri coinvolti, il metabolismo dei quali garantisce la buona riuscita dell’intero processo. E’ altrettanto importante il controllo della temperatura che, dopo una iniziale fase di latenza, aumenta fino a raggiungere anche 70 °C. La matrici principali che confluiscono nel nostro impianto si suddividono principalmente in:

  • Materiale lignocellulosico proveniente da sfalci, potature, manutenzione del verde
  • Fanghi di depurazione civile
  • Fanghi agroalimentari
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Fase di pretrattamento del materiale lignocellulosico che consiste nella pulizia da eventuali corpi estranei e nella riduzione volumetrica tramite trituratore meccanico. Preparazione della miscela fanghi/verde a mezzo di pala meccanica nel pieno rispetto delle corrette proporzioni previste dalla normativa di settore. Messa a dimora della miscela in cumulo su platea insufflata.

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Fase di BIOSSIDAZIONE ACCELERATA grazie ad un sistema di INSUFFLAZIONE FORZATA del cumulo con ARIA proveniente dall’esterno spinta da appositi ventilatori in tubazioni forate annegate nella pavimentazione, denominate PLATEE INSUFFLATE. Al fine di favorire una maggiore ossigenazione, l’ulteriore disgregazione della MATRICE ORGANICA e il mantenimento della corretta POROSITA’ del materiale, indispensabile affinché esso sia attraversato dall’aria insufflata in modo OMOGENEO, i cumuli subiscono dei RIVOLTAMENTI ad opera di mezzi meccanici detti rivoltatori. Questa fase ha durata pari a 14 giorni e produce grandi quantità di calore con temperature che possono raggiungere anche i 70°C . La alte temperature, date dalle reazioni chimiche esotermiche dell’attività metabolica di BATTERI TERMOFILI, garantiscono una completa IGIENIZZAZIONE DEL CUMULO e favoriscono altresì una elevata EVAPORAZIONE.

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Fase di MATURAZIONE che prevede l’estrazione del cumulo dalla platea insufflata e la successiva messa a dimora in un attiguo capannone chiuso e non insufflato. In questa fase, che ha durata pari a circa 45 giorni, l’attività batterica consente un’ ulteriore disgregazione delle molecole più complesse che compongono la matrice organica permettendo la mineralizzazione del cumulo. I cumuli subiscono dei rivoltamenti per permettere maggiore ossigenazione ed ulteriore evaporazione rendendo il materiale adeguato alla fase successiva di raffinazione.

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La fase di VAGLIATURA o di raffinazione del prodotto finito avviene attraverso un mezzo meccanico denominato VAGLIO che separa la parte fine da quella grossolana in base alla PEZZATURA desiderata. La parte grossolana, più comunemente chiamata SOVVALLO, è ricircolata all’interno del processo nella fase di miscelazione come prezioso inoculo batterico e substrato legnoso. La parte più fine sarà ora denominata “AMMENDANTE COMPOSTATO” e potrà essere reimpiegata nel mondo agricolo e florovivaistico come ottimo FERTILIZZANTE NATURALE.

L’INTERO PROCESSO DI LAVORAZIONE AVVIENE IN UN AMBIENTE CHIUSO E IN DEPRESSIONE. L’ARIA ESAUSTA DI PROCESSO E’ ASPIRATA E CONVOGLIATA AL SISTEMA DI TRATTAMENTO E DEPURAZIONE COSTITUITO DA SCRUBBER E BIOFILTRO IN SERIE